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07/12/12

Intervista di Mirko Rambone al musicista e modello Patrizio Rossi Viozzi

Patrizio Rossi Viozzi, giovanissimo modello professionista rappresentato dalla NoLogo Mgmt di Maristella è uno dei pochi modelli italiani in attività che può vantare esperienze lavorative sia in Italia che all'estero. 185 cm di altezza, occhi verdi e fisico da copertina scolpito dalla sua dichiarata passione per lo sport, oltre alla carriera di modello Patrizio è diplomato al Conservatorio Musicale e nel 2009 entra a far parte del cast del talent show X-Factor in squadra con Claudia Mori in onda sulla seconda rete Rai. Molto apprezzato da Morgan che lo ha definito un vero talento, Patrizio viene scelto tra 40.000 candidati per contrastare il successo preannunciato di Marco Mengoni che si rivelerà vincitore del programma, ma vive con disagio i meccanismi televisivi che più tardi, in un'intervista a Vanity Fair, definirà "biechi" e saluta il pubblico con una memorabile interpretazione del brano "Poker Face" eseguito a pianoforte e voce. 
Di recente ha pubblicato il suo primo singolo dalle sonorità elettro-jazz dal titolo "Where will you be" prodotto in collaborazione con Alessio Bertallot di Rai Radio2.



Vediamo cosa ha da raccontarci …


1)    Descriviti in tre parole

Dovendo aggettivarmi, direi: ilare, tenace e progressista. Ma ho poca simpatia per gli aggettivi, trovo siano castranti. Preferisco i sostantivi o agli avverbi che sono senza dubbio maggiormente rappresentativi ed evocativi, per cui: parola, gioco e adesso. 


2)   Chi o cosa ti ispira nella tua musica? 
Traggo ispirazione dal territorio delle emozioni, che di regola è sempre accidentato e dal mio "humus". M'incuriosisce quanto mi è più prossimo. 


3)   Scrivi tu le canzoni? Con che strumento componi i tuoi pezzi?

Mi è sempre piaciuto scrivere, sin dai tempi in cui andavo a scuola. Le mie canzoni nascono sotto forma di "haiku"; la tecnica è quella del flusso di coscienza: pensieri e brevi racconti che riordino seguendo un filo narrativo. Quando compongo la linea melodica mi tiene compagnia la mia chitarra acustica, Ibanez di colore nero che mi sono regalato diversi anni fa e dalla quale non riesco a prescindere. Mi ha seguito ovunque, su e giù per l'Italia. 


4)   Come riesci a coniugare la tua attività di musicista con quella di modello professionista?

Sono multitasking (ride, ndr.). Va detto che si tratta di professioni decisamente precarie, specie in una fase storica come quella che stiamo vivendo, a causa della quale, e mio malgrado, posso disporre di molto tempo libero.


5)   Non pensi che a volte il tuo aspetto possa colpire più della tua musica?
Nell'immediato. Dopodiché la musica si rivela sempre capace di comunicare ed abbattere schemi, preconcetti. Sono certo che chi sa nutrirsene abbandoni presto la tentazione esiziale, che è quella del giudizio sommario fermo al visivo.


6)   Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sul fronte della moda mi sto destreggiando tra i numerosi casting ed i call-back che si fanno sempre più serrati via via che ci si avvicina alla Fashion Week di gennaio. Quanto al mio progetto musicale, continuo il mio lavoro di ricerca mentre è già in lavorazione la produzione del mio Ep. 

Mirko

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