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18/07/12

Dettagli di Raffaella Maiullo- Mi piaci se ti muovi, mi piace quel che muovi e allora muovi… le pale!





Non so a voi, ma in questi giorni di caldo soffocante, per me, l’unica salvezza  è stato il ventilatore! E proprio ieri mentre mi godevo la frescura artificiale contravvenendo alle naturali leggi climatiche ho pensato a chi dovessi cotanta devozione e così mi sono messa a fare una piccola ricerca.

 Il signore che si deve prendere il merito della realizzazione di questo strepitoso oggetto è un tedesco di nome Omar-Rajeen Jumala, che, nel 1832 ideò il primo prototipo di ventilatore meccanico che però esauriva il suo utilizzo nelle fabbriche e nelle miniere di carbone dove non c’era bisogno che fosse estate per patire temperature inumane, bisognerà attendere la diffusione dell’elettricità nelle mura domestiche per fare in modo che tutti potessero usufruire di tale comodità. Nel 1882 poi, il giovane Schuyler Skaats Wheeler a soli 22 anni ideò il primo ventilatore elettrico che venne successivamente distribuito su larga scala. Ma solo negli anni ’20 l’industria cominciò a produrre un grande numero di questi oggetti che entrarono finalmente nella categoria degli elettrodomestici. Nonostante i climatizzatori siano divenuti più accessibili a tutti, non sono sempre la soluzione più sana o più piacevole e per questo motivo ancora oggi il caro buon vecchio ventilatore continua ad essere un elettrodomestico richiestissimo, non soltanto per il prezzo relativamente basso ma soprattutto poiché questo muove l’aria preesistente e rinfresca piacevolmente l’ambiente, o meglio, la zona in cui lo si punta. Per cui, grazie Omar e soprattutto Shhuyler per il vostro contributo alla sopravvivenza dell’umanità nel mese di luglio!

Raffaella

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